Prato innovativa :
I progetti

#Roadto5G: il progetto

La sperimentazione della telefonia di V generazione in Italia prende ufficialmente il via da Prato, città che si presta bene per le sue caratteristiche a testare il cosiddetto modello della “Città 5G”, in cui la tecnologia mette al centro il cittadino e abilita servizi innovativi in grado di migliorare la qualità della vita e del lavoro, come la telemedicina, la viabilità evoluta, la smart grid, l’evoluzione dell’industria manifatturiera e la realtà aumentata. La sperimentazione durerà 4 anni e avrà come protagonisti Open Fiber e Wind Tre, le due aziende che si sono aggiudicate lo scorso settembre l’assegnazione delle frequenze per la sperimentazione 5G nelle città di L’Aquila e Prato.

Il modello “neutral host” di Open Fiber a Prato
La strada per il 5G, come suggerisce l’hashtag ufficiale dell’evento #Roadto5G, parte quindi da Prato, dove Open Fiber sperimenterà un nuovo modello di rete detto “neutral host” o accesso aperto.

Nel modello Open Fiber il neutral host (ossia il proprietario dell'infrastruttura) sviluppa e gestisce la rete e offre capacità di rete ai diversi service provider 5G, che possono essere Operatori di TLC retail, OTT, Industrie, la stessa Pubblica amministrazione locale. L’obiettivo finale è offrire servizi evoluti al cittadino e all’impresa grazie alla collaborazione tra il neutral host, le pubbliche amministrazioni e le imprese. Il 5G infatti non è una semplice evoluzione delle attuali reti mobili , ma una nuova tecnologia che porterà nuove possibilità sia in termini di rete che di servizi, spingerà le aziende ad implementare nuovi modelli di business e richiederà a tutti gli attori un’evoluzione organizzativa.

Videosorveglianza cittadina
ESTRA, l’Università di Firenze e il PIN (polo Universitario della città di Prato), realizzeranno un sistema di videosorveglianza cittadina capillare tramite telecamere ad altissima definizione per il controllo costante del territorio. Le telecamere ad alta risoluzione, saranno connesse in 5g al sistema di analisi centrale dei flussi video che sarà in grado di riconoscere volti , persone, targhe; individuare situazioni di degrado quali l’abbandono di rifiuti, costituendo così uno strumento essenziale per il controllo del territorio.

Sensori e IoT
E’ prevista la realizzazione di una piattaforma IoT (Internet of Things) e l’uso di sensori che troverà applicazione in vari campi, ad eempio nelle rilevazioni real time dello stato “di salute” del manto stradale, nel controllo costante del territorio contro la criminalità, nel controllo e la gestione dei processi industriali, ecc.

Realtà Virtuale e Realtà Aumentata
L’ultimo use case riguarda la valorizzazione dei beni culturali attraverso l’uso di tecnologie di Realtà Virtuale ed Aumentata.